[Roma.pm] IDE per Perl

Flavio Poletti flavio at polettix.it
Fri May 16 11:20:06 PDT 2008


Ciao,

   spero non ti offenda se ti dò del tu.

Non capisco bene a cosa sia riferita la frase "questa è la vera
consulenza". Mi sembra che il tuo discorso evidenzi una tua percezione
circa la differenza fra le condizioni di lavoro per differenti tariffe;
spero si possa parlare di consulenza in entrambe i casi. Allora si tratta
della "vera consulenza" in opposizione a cosa?

A mio modesto avviso (di consulente), il mestiere consiste nel cercare di
fornire al cliente esattamente quelle competenze - normalmente piuttosto
specifiche - di cui ha bisogno e che non può reperire in casa propria.
Questo lavoro si può fare più o meno bene, ovviamente, ed è facile vedere
grandi "nomi" nell'ambito della consulenza spacciare neolaureati per
superesperti in qualche settore. Però vorrei anche spezzare una lancia a
favore di coloro che, cominciando dall'inizio, mettono nel lavoro di
consulenza forse non un know-how estesissimo ma una gran determinazione,
flessibilità e fantasia.

Riguardo poi alle differenze precario/consulente/ecc. mi sembra si stia
parlando di mele e di pere. La condizione di precario attiene ad una forma
(o meglio ad una non-forma) contrattuale; quella di consulente a quanto
detto sopra (e probabilmente molto più). I due concetti mi sembrano
sostanzialmente scorrelati, potendosi trovare tutte le varie combinazioni
(precario che fa il consulente, precario che lavora al call-center,
assunto che fa il consulente, assunto che lavora al call center, ecc.). La
cosa può invece avere una differenza dal punto di vista del cliente,
ovviamente: un consulente, in quanto "esterno", si può tagliare con
estrema facilità burocratica; rimane comunque il fatto che si può lavorare
in una società di consulenza e non essere precari.

Per finire, non mi è troppo chiaro il motivo per cui un IDE diventa
virtualmente indispensabile in condizioni di lavoro molto pressanti.
Probabilmente può facilitare l'esposizione del proprio lavoro quando sia
necessario mostrare il codice stesso, ma normalmente i clienti per cui ho
lavorato e lavoro guardano molto più al risultato che al codice per
raggiungerlo (e nella maggior parte dei casi non sono in grado di leggere
il codice). In questo, però, credo che possa aiutare qualsiasi editor nel
quale si sia diventati "fluenti"; personalmente sono un "matusa" come
larsen ed uso vim ad X% piuttosto basso.

Credo che in condizioni di lavoro pressanti diventi indispensabile avere a
disposizione uno strumento che si conosce bene, che non si "metta in
mezzo" ma anzi forniscano scorciatoie utili e capacità di estensione delle
stesse. Le alternative non-IDE citate mi sembra ricadano ampiamente in
questa categoria.

Ciao,

   Flavio.





> Buongiorno,
> la tariffa modifica in modo sostanziale il modo in cui si concretizza il
> nostro lavoro.
>
> Quando si lavora a tariffe basse il cliente immagina di vedere un
> risultato diciamo in una settimana con una fisiologia da lavoro
> dipendente.
>
> Ci sono dei casi in cui queste tempistiche non sono adeguate.
> Quando si lavora a tariffe elevate la settimana diventa un giorno, la
> fisiologia non e' piu da lavoro dipendente perche' l'utente e
> costantemente presente.
> Questo vuol dire che si deve avere, ed e' quello che l'utente si aspetta,
> una tale padronanza di cio' che si sta facendo da poter interagire
> continuamente con il cliente e contemporaneamente materializzare il
> risultato che attende.
> In questo caso un IDE non e' solo utile per tenere assieme le parti del
> lavoro ma anche per mostrare piu' chiaramente all'utente quello che si
> sta facendo.
> Questa chiarezza non e' advertising, perche' serve al professionista per
> avere le informazioni che gli servono per chiudere il lavoro.
>
> Questa e' la vera consulenza.
>
> Grazie
> Fabio
>
>
>
>
> "Stefano Rodighiero" <larsen at perl.it> wrote:
>
>  2008/5/16 Fabio D'Alfonso <fabio.dalfonso at fabiodalfonso.com>:
>
>  > Buongiorno,
>  > credo che per un grande professionista non sia poi indispensabile da
> un
>  > certo punto di vista.
>  >
>  > Certo credo che nelle attivita' a tariffe molto elevate sia una
> commodity
>  > essenziale per l'ultimo kilometro e la volata.
>
>  Non ho capito la seconda frase.
>
>  S.
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