[Roma.pm] parla il tappo

Flavio Poletti polettix at gmail.com
Thu May 5 11:26:08 PDT 2011


Meno casino sulla lista che ve caccio a tutti!

Scherzi a parte, credo ci sia bisogno di un'analisi meno emotiva della
situazione e soprattutto guardare a come trasformare quello che è stato un
episodio negativo (a qualsiasi livello si voglia catalogarlo secondo le
proprie personali inclinazioni) in un'occasione di miglioramento. Credo che
a questo fine non giovi il clima che si sta creando in questo thread, quindi
vorrei invitare tutti a fare un piccolo passo indietro.

Venendo al tema, vorrei invitare Fabio a fare una proposta costruttiva
*pratica* e *non fumosa*. Prego in particolare di evitare un linguaggio
complesso, stiamo su Roma.pm e qui se parla come se magna, ad esempio "board
tecnico multi personale" è semplicemente "un gruppo di persone con le
necessarie capacità tecniche" o, molto meglio, "un po' de ggente che ce
capisce". Insomma, qualcosa che *tutti* siano in grado di capire e che
volendo si possa attuare da subito, altrimenti è fuffa di cui facci(am)o
volentieri a meno.

Eviterei, come già detto, argomenti emotivi tipo "semo troppo pochi pe' fa'
'na cosa seria" (notare l'uso del romanesco anziché del project-manageresco)
per concentrarmi sulle reali necessità che, a mio modo di vedere, non sono
tecniche ma di processo (e qui la tua esperienza, opportunamente esposta in
termini comprensibili per le masse, può essere d'aiuto).

BBona sera a tutti,

    Flavio.





2011/5/5 Fabio D'Alfonso <fabio.dalfonso at fabiodalfonso.com>

> Ciao ,
> la cosa più evidente è che la community italiana è troppo piccola per
> rendere efficaci e affidabili iniziative su base volontaria.
> Noi stiamo riuscendo a scambiare mail perché www.pm.org ha tutte le
> caratteristiche di scala per poter garantire che i contributi volontari
> superino ampiamente le necessità operative.
> Quindi, prima di tornare di nuovo a fare affidamento su perl.it , ferma
> restando l'importanza del sito per la community italiana, valuterei la
> migrazione dei link su siti referenti verso un capitolo regionale (italiano)
> di una organizzazione come pm.org .
> Aldo Calpini e perl.it sono , nella situazione attuale, un'iniziativa
> locale che alla prima occasione di impedimento tecnico,  sta battendo tutti
> i record.
> Se perl.it passa ad un board tecnico multi personale che su base
> volontaria ne garantisce il funzionamento e ripristino, allora potrebbe
> essere un ottima soluzione. Diversamente pm.org e similari mi sembra
> l'unica soluzione.
>
> --
>
> Fabio D'Alfonso
> 'Enabling Business Through IT'
> cell. +39.348.059.40.22 *
> web: http://www.fabiodalfonso.com
> email: fabio.dalfonso at fabiodalfonso.com
> twitter: http://www.twitter.com/fabio_dalfonso
> linkedin: http://it.linkedin.com/in/fabiodalfonso
> fax: +39.06.874.599.581
> BlackBerry® Wireless Enabled Address.
>
>
> * Hidden numbers are automatically rejected by the phone
>
> -----Original Message-----
> From: Marco Balestra <marco at crossbow.it>
> Sender: roma-bounces+fabio.dalfonso=fabiodalfonso.com at pm.orgDate: Thu, 5
> May 2011 14:26:17
> To: <roma at pm.org>
> Reply-To: roma at pm.org
> Subject: Re: [Roma.pm] parla il tappo
>
> On 05/mag/2011, at 12.22, Fabio D'Alfonso wrote:
>
> > purtoppo ad un certo punto lo sporco lavoro di far crollare la
> gigantografia, qualcuno deve pur farlo.
>
> Fabio, quando dico che sono contrario alle lapidazioni intendo sia quella
> di dada che la tua.
>
> Dada ha sbagliato? Probabile, ma -pensandoci bene- neanche del tutto certo.
> Per quanto perl.it sia effettivamente assurto a riferimento per il Perl in
> Italia, non possiamo dimenticare che è e rimane una creatura di Dada: lui se
> lo spupazza, lui se lo mantiene, lui se lo paga. Ovvio che il valore
> aggiunto viene chi contribuisce e non è tutta farina del suo sacco, ma è e
> rimane pur sempre una sua responsabilità quanto un suo onere, una sua
> creatura.
> Ho già sentito simili discorsi sulla proprietà di un'opera che dovrebbe
> essere di chi la usa piuttosto che di chi la segue, la spesa, la cura e la
> fa crescere... e non mi hanno *mai* convinto, neanche un po'.
> Se ritieni che "il portale del Perl italiano" sia un bene comune della cui
> gestione non sei soddisfatto, quel che puoi fare è portare avanti una
> iniziativa complementare o concorrente a quella che non ti soddisfa.
> Di certo non puoi chiedere a chi cura un proprio sito di farsi indietro,
> indipendentemente dalla tua opinione sulla gestione o da più o meno
> oggettive "mancanze".
>
> L'"errore" di Dada è venuto fuori, se ne è reso conto, ha causato il suo
> temporaneo piccolo danno, e ora è in via di risoluzione.
>
> Adesso siamo in parecchi a dire che c'è anche un tuo errore, in questa
> questione, ed è quello di essere andato decisamente oltre i limiti.
>
> Mi associo a LucaS, e ti chiedo di riconsiderare con maggior calma e senso
> della misura sia l'accaduto che la tua reazione.
> Sembra abbastanza condivisa l'opinione che tu stia esagerando. Ora puoi
> credere o meno alla mia opinione e a quella degli altri o puoi decidere di
> fregartene, vorrei comunque pacificamente invitarti a considerare *entrambi*
> gli errori di cui stiamo parlando, ed il loro peso.
>
> Dire "ho esagerato" e riconoscere di aver PFDV non è un'onta, è segno di
> maturità.
> Non credo che d'altra parte continuare ad attaccare, ostinato come
> l'orsetto della Duracell, possa invece servire a qualcosa.
>
> Marco
>
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